I Romani avevano una concezione molto limitata della musica, per loro era infatti solo un accompagnamento per rappresentazioni teatrali o un sottofondo per determinate circostanze, una di queste era la pompa (corteo) che precedeva i giochi circensi e i ludi gladiatorii.
Origini della musica a Roma
La musica romana riprende generalmente strumenti di quella greca che assumono altri nomi ma medesime funzioni. Anche gli schemi e la grammatica sono ereditati dalla cultura ellenica, probabilmente filtrati da quella etrusca (V sec. a.C.).
Musica in Grecia e musica a Roma
La differenza sostanziale tra musica greca e romana era l’utilizzo che se ne faceva: gli elleni avevano grande considerazione per quest’arte, era usata principalmente in osmosi col teatro, andandone a costituire una componente indispensabile. I romani sminuirono molto l’arte dei suoni, riducendola a un sottofondo per le feste o le ricorrenze speciali, il teatro mantenne l’utilizzo della musica, ma il popolo romano continuò a preferire gli spettacoli di mimo o pugilato al raffinato teatro di discendenza greca. Si evince da ciò che la figura del musicista non godeva di grande prestigio: cfr Cicerone in Tuscolanes (I, IV, V), De Oratore (II, III), De Divinatione (I, II), De Republica (II, VI).
Musica come distintivo sociale
Molto evidente era la distinzione tra musica popolare di consumo (aspetto che si ritrova immutato nella nostra società), che verrà condannata dai censori, e musica colta, che fungeva quasi da distintivo sociale per le classi più elevate.
Epigrafe recante il testo di un inno con incise al di sopra dei versi delle annotazioni musicali. Delfi, Museo archeologico.
Nel museo di Delfi sono conservate delle lastre marmoree che recano due peani offerti dalla città di Atene al dio Apollo, fornite di annotazioni musicali. Il primo inno è anonimo (138 a.C.), il secondo è di Limenio Ateniese (128 a.C.). I reperti furono ritrovati nel 1893 nel “Tesoro degli Ateniesi” a Delfi. Il ritmo è cretico-peonico (il nostro 5/8), la melodia è in modo lidio e ci è pervenuta frammentaria e per un’ipotetica esecuzione occorrerebbero un lavoro di restauro e note aggiunte arbitrariamente.
Traduzione del testo:
Voi che avete ottenuto l’Elicona boscoso, figlie di Zeus tonante, dalle belle braccia, venite a cantar Febo dall’aurea chioma. Egli, che ha per dimora le duplici vette del monte Parnaso, con le inclite abitatrici di Delfo avanza verso i limpidi flutti di Castalda spingendosi verso la roccia fatidica sul promontorio di Delfo. Ecco la gloriosa Attide, grande città, che grazie alle preghiere della Tritonide armata abita un colle intatto. Sui sacri altari Efesto immola i femori di giovani tori; misti alla fiamma, vapori d’Arabia s’innalzano verso l’Olimpo. L’aulo acuto tesse la melodia con arie variate. La cetra dorata dall’amabile voce risponde al canto degli inni.
Aulos (in lat.: TIBIA)
Strumento ad ancia doppia, cilindrico o leggermente conico, fornito di fori, fabbricato in canna, legno o avorio.
Syrinx (in lat.: FISTULA)
E’ un insieme di flauti di varia lunghezza privi di fori e otturati alle estremità inferiori.
Salpinx (in lat.:TUBA)
Tromba dritta molto corta di uso militare. Nei giochi gladiatori sanciva l’inizio del combattimento cruento.
Lyra, o Kitharis (in lat.: TESTUDO)
La lira classica per dilettanti ad undici corde nella versione romana.
Kithara
Varietà di lira perfezionata per professionisti più grande rispetto alla lira, sostenuta da tracolla.
Psalterion e Trigonon
Strumenti a corde pizzicate o percosse, di forma triangolare e con corde ineguali tese su una tavola armonica o su un telaio.
Magadis, Barbiton, Pectis
Varietà di lira, arpa o psalterion usata dai poeti lirici.
Hydraulis
Organo idraulico, inventato da Ctesibio nel III secolo a.C. E’ possibile che il primo prototipo di organo esistesse già in precedenza come un grande syrinx munito di mantice. La genialità di Ctesibio fu nell’introduzione di un sistema idraulico che permetteva all’aria compressa di assumere una pressione costante. Sotto l’impero viene perfezionato ed utilizzato in tutte le occasioni rituali.
Percussioni
I cimbali, il sistro, i crotali e il tamburo basco.