Gli ultimi nodi sono sciolti. I lavori per il restauro del Colosseo, dopo mesi di dispute, polemiche e ricorsi, possono partire. Erano 73 anni che non si faceva un restauro organico dell'anfiteatro Flavio.
L'accordo concede a Diego della Valle, in cambio di un finanziamento di 25 milioni Iva inclusa, l'esclusiva per 15 anni sul logo del monumento piu' amato e piu' visitato d'Italia. Per quanto riguarda i tempi per la conclusione dei lavori si stima ci vorranno circa 24-36 mesi per ciascun cantiere: sono sei in totale e tre partiranno contemporaneamente. I primi tre cantieri si occuperanno della sostituzione dell' attuale sistema di chiusura delle arcate perimetrali (fornici), del restauro dei prospetti settentrionale e meridionale, del restauro degli ambulacri. Il Centro servizi, invece, sara' di 1600 mq., posizionato nella parte sud-ovest del Colosseo e consentira' di portare all'esterno attivita' di accoglienza, biglietteria, bookshop e servizi igienici. Durante i lavori di restauro, sulle recinzioni, sono previsti pannelli di due metri che potranno contenere pubblicita'. Per quanto riguarda le possibili attivita' culturali all'interno dell'Anfiteatro Flavio (il set di un film o un concerto) sara' la Soprintendenza a vagliare la richiesta.
Il “Piano degli interventi” relativo al Colosseo è promosso dal Commissario delegato per le aree archeologiche di Roma e Ostia Antica d'intesa con la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma e finanziato dal Gruppo Tod's SpA.
Nel maggio 2010 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di Roma hanno condiviso la scelta di ricorrere alla sponsorizzazione per renderne possibile la realizzazione.
Al termine dei lavori la superficie visitabile sarà incrementata del 25%.
partecipano:
Anna Maria Moretti, sopraintendente speciale per i Beni Archeologici di Roma e Ostia Antica (modera)
Roberto Cecchi, segretario generale del MIBAC e Commissario per le aree archeologiche di Roma e Ostia Antica
Diego Della Valle, presidente Gruppo Tod’s Spa
Gianni Alemanno, sindaco di Roma
Gianni Letta, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Giancarlo Galan, ministro per i Beni e le Attività Culturali
La procedura di sponsorizzazione è stata avviata il 4 agosto 2010 con la pubblicazione di un bando e ha previsto come termine per la presentazione delle proposte il 30 ottobre 2010.
La procedura di gara si è conclusa con proposte “non appropriate”, pertanto è stata avviata una fase di trattativa, che ha consentito di stipulare il contratto per il finanziamento dei lavori con la Tod's SpA in data 21 gennaio 2011.
La registrazione del contratto è del 20 giugno 2011 e da questo momento è pienamente operativo.
Il contributo omnicomprensivo messo a disposizione dal Gruppo Tod’s SpA è pari a 25 milioni di euro.
Il Piano prevede:
1. la sostituzione dell'attuale sistema di chiusura delle arcate perimetrali (fornici) con cancellate
2. il restauro dei prospetti settentrionale e meridionale
3. il restauro degli ambulacri
4. il restauro dei sotterranei (ipogei)
5. la messa a norma e l'implementazione degli impianti
6. la realizzazione di un centro servizi che consenta di portare in esterno le attività di supporto alla visita che sono attualmente nel monumento (accoglienza, biglietteria, bookshop, servizi igienici).
L'insieme dei lavori indicati richiede una calendarizzazione precisa, in ragione della necessità di mantenere il monumento aperto al pubblico, senza alcuna interruzione. Il Colosseo attrae infatti circa 5 milioni di visitatori all'anno.
I progetti relativi alle cancellate, al restauro dei prospetti e alla realizzazione di un Centro Servizi sono stati perfezionati e sono appaltabili.
In particolare:
Il progetto di sostituzione dell'attuale sistema di chiusura (giunto-tubo) con cancellate riprende la soluzione già sperimentata nelle arcate dell'area Stern, in cui sono stati montati pannelli fissi o apribili a doppia anta in ferro forgiato. Le cancellate da realizzare sono 84, comprese quelle in corrispondenza degli assi principali e di distribuzione interna. Sono previsti anche cancelli carrabili. L'ingresso posizionato presso lo sperone del Valadier prevede una sistemazione analoga a quello dello Stern.
Il progetto di restauro del prospetto settentrionale prevede di intervenire su 31 fornici, con le stesse modalità e tecniche già sperimentate a fine anni Novanta sul settore campione posizionato presso lo sperone del Valadier. La superficie, interamente in travertino, è pari a circa 13.600 mq (comprese le imbotti dei fornici). Agli speroni Stern e Valadier corrisponde una superficie in travertino di circa 2.000 mq, così come la parte in cortina di mattoni pari sempre a circa 2.000 mq. Il settore già interessato dall'intervento di restauro della fine degli anni Novanta comprende quattro arcate e ha una superficie di circa 1.400 mq. Anche in quest'area si prevede di intervenire per armonizzare il risultato dei lavori programmati.
Il sistema di pulitura è stato concordato negli anni Novanta con l'Istituto Centrale per il Restauro del Ministero, oggi Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, e riconfermato con il medesimo Istituto in occasione di questa nuova fase progettuale: in sostanza la pulitura utilizza il sistema ad acqua nebulizzata. La scelta di questa tecnica dipende dalle sperimentazioni fatte in molti restauri di monumenti lapidei negli anni 1981-1988 (in attuazione della Legge 23 marzo 1981, n. 92).
La nebulizzazione viene effettuata a temperatura ambiente e a pressione atmosferica, senza aggiunta di solventi, né di altre sostanze. Il sistema è in grado di rimuovere i depositi incoerenti di polvere, di sciogliere le croste nere anche fortemente adese, lasciando inalterate le patine del tempo e le eventuali tracce di colore e d’uso.
A seconda delle situazioni, l’irrorazione d’acqua si sviluppa in un arco di tempo compreso tra 25 minuti e 4 ore, il resto del tempo viene impiegato per le operazioni di seguito elencate: interventi integrativi di pulitura, riadesione delle scaglie, trattamento delle parti metalliche, stuccature di fori e cavità e di precedenti restauri. Per realizzare i lavori è necessario suddividere l'intero prospetto in 5 aree di cantiere non contemporanee (ciascuna comprensiva di 10 arcate, esclusi il settore IV e V che riguardano i due speroni), ma tra loro in parziale sovrapposizione. Gli operatori contestualmente presenti su ciascun settore saranno 10 (maestranze specializzate e restauratori).
Il prospetto meridionale, accanto al restauro del materiale lapideo, prevede anche l'intervento sulla cortina in mattoni e sul conglomerato cementizio. Anche in questo caso l'organizzazione è in aree di cantiere non contemporanee, ma in parziale sovrapposizione. I settori sono 4, ciascuno comprensivo di 10-11 arcate.
La superficie complessiva del prospetto meridionale è pari a circa 7.500 mq.
L'impianto di cantiere del prospetto settentrionale e di quello meridionale richiede elevatori: basti pensare che il prospetto settentrionale raggiunge un'altezza di quasi 50 metri.
Il nuovo Centro Servizi sarà realizzato nell’interro esistente nella parte sud della piazza del Colosseo, già sterrato per la costruzione della linea B della metropolitana, e comporterà lo scavo di circa 8.000 mc di terreno.
Le funzioni attualmente presenti nel monumento saranno organizzate in circa 1.600 mq di superficie entro una struttura compositivamente concepita come un grande spazio di matrice circolare di diametro pari a 30 metri, all’interno del dosso erboso.
L'accoglienza, la biglietteria e il bookshop saranno collocati in questo ambiente coperto con una cupola ribassata, mentre le funzioni di servizio saranno distribuite tutt'intorno.
È prevista anche un'area da destinare a bar-caffetteria.
Il progetto è stato concordato con gli uffici del Ministero e di Roma Capitale.Per quanto riguarda gli altri progetti (ambulacri, sotterranei e impianti), sono in corso di esecuzione cantieri-campione sulla base dei quali perfezionare la pianificazione degli elaborati da porre a base di appalto. Per i sotterranei, in particolare, i lavori compiuti per l'apertura al pubblico dello scorso ottobre costituiscono un riferimento significativo.
Appalti avviati ai sensi del nuovo regolamento per i lavori pubblici da fine luglio 2012.