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Traditionally, the main focus of Christmas decorations in Italy is the presepe, Nativity scene or creche. Nearly every church will have a presepe and they are often found outdoors in a square or other public area as well. The nativity scenes are usually set up for about a month, starting around December 8, the Feast Day of the Immaculate Conception.
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The Feast of the Epiphany, celebrated January 6, is a big part of the Christmas holidays in Italy. Epiphany commemorates the 12th day of Christmas when the three Wise Men arrived at the manger bearing gifts for Baby Jesus. Traditional Christmas holidays run from Christmas Eve through Epiphany although many Christmas events start on December 8, the Feast Day of the Immaculate Conception.
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Although Babo Natale (“Father Christmas” aka Santa Claus) and giving presents on Christmas are becoming more common, the main day for gift giving is Epiphany, the 12th day of Christmas when the three Wise Men gave Baby Jesus their gifts. In Italy, presents are brought by La Befana,a which who arrives in the night to fill children's stockings.
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Circa trecentocinquanta figuranti, animando le scene tradizionali del presepe, avvolti in vesti di altri tempi, raccontano la storia miracolosa della Natività. Nelle suggestive vie del borgo medioevale.il Presepe Vivente di Vejano, ripropone, con grande attendibilità storica, scorci di vita quotidiana di tanto tempo fa. Ecco allora che si mostrano scene di arti ed antichi mestieri e camminando tra le flebili luci delle fiaccole, si sente l'emozione del passato che ritorna e quella magica semplicità che ricorda l'aspetto più umile dell'animo umano. La tradizionale manifestazione paesana ha il pregio di riunire tante persone facendole lavorare insieme e presentandosi anche in questo come espressione di solidarietà, al di là della poesia e dell'emozione religiosa
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Grazie alla loro presenza al World Travel Market, i partecipanti hanno la possibilità di un immediato vantaggio competitivo per la loro impresa in maniera efficiente, efficace e produttiva, tenendosi aggiornati sui più recenti sviluppi del settore turistico. Durante la manifestazione saranno organizzate dall’ENIT conferenze stampa e incontri, destinati alla stampa specializzata e agli operatori locali, per la presentazione dell’offerta delle Regioni e degli Enti locali partecipanti. Il padiglione Italia è situato nella zona EUROPA e MEDITERRANEO (stand EM 340).
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Nel frattempo per l’Aeroporto internazionale di Viterbo si partirà con il bando per la ferrovia con 400 milioni di fondi europei e con gli altri 600 stanziati dal Governo.
Questa è la nostra risposta razionale su questo argomento.
Poi serviva un buon aeroporto regionale, scelta che era di competenza della Regione: su questo le polemiche non hanno senso. Abbiamo scelto Frosinone, lo abbiamo fatto tenendo sempre informato il Governo e il commissario Ue Tajani.
Su questo non si possono fare battaglie di parte, è una battaglia di tutto il Lazio. Quindi, Frosinone e Viterbo stiano tranquille, insieme a Fiumicino saranno l’hub del Lazio”.
Un aereoporto ecologico
Si è svolta una prima conferenze (ne sono previste altre quattro) per stabilire il percorso progettuale del futuro aeroporto di Viterbo.
Sarà Viterbo la città che entro il 2010 ospiterà il terzo aeroporto internazionale del Lazio, destinato ad avere la maggior parte dei voli low-cost,che con tutta probabilità abbandoneranno progressivamente l’aeroporto di Ciampino.
In virtù di questa notizia, è bene sottolineare quanto l’aspetto della sostenibilità ambientale, con cui lo scalo viterbese viene presentato, sia fra gli slogan preferiti.
Certo, fa un po’ sorridere il fatto che un aeroporto, proprio perchè luogo di transito di mezzi particolarmente energivori e per la sua struttura estremamente dispendiosa da mantenere, possa essere definito “ecologico”.
Non sapremo mai inoltre se investire risorse economiche in un terzo scalo nella regione fosse davvero imprescindibile, ma si sa, queste sono decisioni legate a tutta una serie di situazioni politiche, economiche e sociali su cui ragionare non porterebbe probabilmente ad una risposta univoca.
Lasciando però perdere quest’aspetto, è comunque interessante sottolineare quanto la sostenibilità ambientale, una volta terminata la costruzione, sia uno dei dettagli su cui si sia focalizzata maggiormente l’attenzione.
Lo scalo di Viterbo infatti dovrebbe produrre grossa parte della propria energia (grazie al contributo integrato di solare fotovoltaico, geotermia e biomassa a filiera corta che recuperi il sistema agricolo locale, anche con sistemi ad idrogeno) e disporrà di un sistema architettonico passivo capace di limitarne i consumi.
La gestione dei rifiuti inoltre si baserà sulla raccolta differenziata, anche con sistemi pneumatici, mentre per quel che riguarda la gestione delle acque verranno limitati gli sprechi attraverso una rete duale per acqua potabile ed il ricircolo dell’acqua dei servizi.
Il ricircolo di quest’ultima dovrebbe avvenire attraverso la filtrazione e disinfezione delle acque di pioggia e di ruscellamento superficiale, anche con fito-bio-depurazione.
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Potrebbe essere la residenza di campagna dell'imperatore Vespasiano, di cui proprio quest'anno si celebra il bimillenario della nascita, la villa romana di età imperiale scoperta nell'alto Lazio, in provincia di Rieti, nei territori dell'antica Sabina pochi giorni fa. A rivelarlo è 'la Stampa', che ricorda come Tito Flavio Vespasiano, il rifondatore che a Roma fece costruire il Colosseo, un nuovo foro, i bagni pubblici che da lui presero il nome e lo splendido Tempio della Pace, veniva da una famiglia umile di queste zone. Era nato a Falacrinae, un villaggio, e come tanti provinciali di successo volle tornare al paese e mostrare a chi l'aveva visto crescere il segno del suo trionfo.
«Di Falacrinae sapevamo l'esistenza dalle fonti letterarie, ma non s'era mai trovata traccia», racconta il sindaco di Cittareale al quotidiano torinese, Pierluigi Feliciangeli. Poco fuori il suo Comune, infatti, un gruppo di giovani archeologi inglesi e italiani - nel cantiere sono coinvolte la British School at Rome e l'Università di Perugia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per il Lazio - sta lavorando sodo sotto la guida del professor Filippo Coarelli, docente di antichità greche e romane all'Università' di Perugia.
E i risultati non sono mancati: spostando metri cubi di terreno, a forza di pala e scalpello, accanto a un antico cimitero e a una chiesetta che probabilmente ha origini medievali se non ancora piu' antiche, è venuto fuori il perimetro di una villa che aveva sale di ricevimento, terme, colonnati. Il pavimento della sala principale, soprattutto, lascia senza fiato. È ancora lì in tutto il suo splendore, a intarsi di marmi policromi, preziosissimi, provenienti da cave del Nord Africa di cui s'è persa traccia.
È proprio la magnificenza di questa sala, che doveva avere rivestimenti in marmo anche sulle pareti, preceduta da altre due sale dove il pavimento è in delicatissimo mosaico, a far pensare che il proprietario originario della villa fosse lui, Vespasiano. Il professor Coarelli comprensibilmente è cauto, ma ci crede. «Non abbiamo trovato alcuna iscrizione - dice a 'la Stampa' - e quindi non c'è certezza. Ma l'epoca, la qualità degli ambienti, il luogo, e poi l'unicità di questa villa, il fatto che non ce ne siano altre nei dintorni... insomma, tutto lascia pensare a una residenza della dinastia dei Flavi».
Poco distante, poi, è saltata fuori anche l'antica Falacrinae. Merito di una antica pietra con iscrizione romana del periodo repubblicano. Rarissima, e in buono stato, era stata trovata più di dieci anni fa da un contadino della zona e conservata in cantina. Celebra in versi la partecipazione di un figlio di Falacrinae alle guerre sociali del 91-89 avanti Cristo, il conflitto che oppose Roma ai suoi alleati italici. Il figlio l'ha riscoperta, l'ha fatta vedere in giro, la notizia s'è sparsa, finché qualcuno non l'ha fotografata e, grazie alla rivista “Falacrina” edita dalla locale Associazione Pro Loco che ne pubblicò l’articolo, l’immagine arrivò al professor Coarelli. Il quale è saltato sulla sedia. E sono venute alla luce tombe, resti di abitazioni, vasellame. Un materiale che ora si può visitare nel piccolo delizioso museo di Cittareale, appena inaugurato dal Comune e dalla Provincia di Rieti.
«Il 'vicus' - spiega il professor Coarelli – è un modello insediativo scarsamente noto, ma diffuso tra gli abitati minori dell'Italia antica». Si tratta di insediamenti rurali alternativi alla villa. «Una struttura insediativa diffusa sul territorio che assomma alle funzioni produttive (agricole, di allevamento, artigianali) quelle di scambio, ed è sede di poteri amministrativi nella sfera civile e religiosa».
Qualcosa del genere sta venendo fuori anche a Cascia, a pochi chilometri da Cittareale, ma sul versante umbro della montagna. Qui c'è in corso un altro scavo, gemello del primo, sempre seguito da Coarelli. E da sotto una chiesetta di campagna è venuto fuori il perimetro di un 'forum', ovvero una enorme piazza di 60 per 100 metri, ornata di colonne, con templi e edifici pubblici. I contadini della zona affluivano qui dai loro villaggi per il mercato, per avere giustizia, per le feste religiose, per l'arruolamento nelle legioni di Roma.
Dal punto di vista scientifico, le scoperte di Cascia e Cittareale. rileva 'la Stampa' permettono di capire molto meglio i meccanismi della 'romanizzazione' di un'area che fino al 290 avanti Cristo era territorio di un popolo italico che non parlava latino e che appena qualche secolo dopo, nel 9 dopo Cristo, da' i natali a un imperatore. Ma è la scoperta della sua villa che affascina. Racconta Svetonio nel celebre 'Vite dei Cesari', da sempre lettura obbligata di chi vuole conoscere la storia degli imperatori, che Vespasiano era solito trascorrere l'estate nella sua villa di campagna, 'sui monti vicino alla citta' di Rieti', e che una bevuta di acqua gelida gli provocò una congestione fatale. I crampi alla pancia furono terribili. Epperò l'imperatore non perse il suo humour contadino: «Mi sa che sto per diventare dio!». Alludeva ai templi che i romani gli avrebbero dedicato appena morto.
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Fiumicino è un comune italiano di 65.852 abitanti (demo.istat.it 31/08/2008) della provincia di Roma.
Nasce con la legge regionale n.25 del 6 marzo 1992 e il suo territorio viene ricavato dalla Circoscrizione XIV del comune di Roma, comprendente sette zone: Isola Sacra, Fiumicino, Fregene, Maccarese Sud, Maccarese Nord (una piccola parte è rimasta al comune di Roma), Torrimpietra e Z.XLVII Palidoro.
Posizione
Si trova sul litorale tirrenico a nord del delta del Tevere. Appartengono al comune di Fiumicino, oltre che il paese di Fiumicino, altri centri abitati tra cui l'Isola Sacra, che si estende dalla divisione del delta (capo due rami) all'interno del delta costituito dal ramo Canale di Traiano e dal ramo chiamato Fiumara Grande.
Clima
Come altri comuni della cintura metropolitana di Roma, Fiumicino si caratterizza, a partire dalla sua nascita, da una rapida espansione demografica. Pertanto si riscontrano valori del saldo migratorio e del saldo naturale molto alti. Di converso il territorio si caratterizza per uno degli indici di vecchiaia più bassi della provincia di Roma.
Storia
Nell'Isola Sacra sono siti degli scavi di una antica necropoli romana necropoli di Portus con alcuni mosaici molto ben conservati e decorazioni pittoriche musive o in stucco. Nelle vicinanze del Canale di Traiano è possibile visitare i resti della basilica paleocristiana di Sant'Ippolito. Lungo la via Portuense è possibile visitare ciò che resta del Castello di Porto. Di fronte a questo si trova l'area archeologica del Porto di Traiano.
Al termine della via Portuense, sorge l'abitato di Fiumicino, centro peschereccio tra i maggiori del Tirreno, sede di un caratteristico mercato del pesce, nonché apprezzato centro per la ristorazione di qualità, e meta affollata di bagnanti in estate. La parte vecchia dell'abitato si dispone lungo la via Torre Clementina secondo una sistemazione ideata da Giuseppe Valadier.
Nei pressi dell'aeroporto si trova il museo delle navi dove sono conservate cinque navi romane rinvenute nel porto di Claudio durante i lavori di costruzione dell'aeroporto.
Risalendo lungo il Canale di Traiano e poi lungo il percorso principale del Tevere è possibile incontrare diverse specie di uccelli acquatici tra cui si segnala l'Airone cenerino, la Garzetta e il Martin pescatore.
Il territorio del comune (in particolare Isola Sacra) è stato sino agli ultimi decenni del secolo scorso una delle zone dell'area romana maggiormente colpite dall'abusivismo edilizio; fortunatamente negli ultimi anni questo fenomeno non è più presente.
Il comune è sede dell'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci, tra i maggiori del Mondo, realizzato negli anni '50.
Tra l'abitato di Focene e quello di Fregene è situata una importante area protetta gestita dal WWF denominata Oasi di Macchiagrande.
Vi è anche sede il Parco Leonardo, con il cinema UGC Cine Citè, rispettivamente il centro commerciale e cinema più grandi d'Italia.
Personalità legate a Fiumicino
Salvo D'Acquisto, eroe dell'Arma dei carabinieri, medaglia d'oro al valor militare.
Il porto
Il porto di Fiumicino è un importante scalo per i pescherecci d'altura, che ha dato notevole importanza al mercato ittico della cittadina laziale. Lavori di adeguamento, in futuro, al vaglio della nuova giunta comunale, ne faranno un discreto scalo commerciale e turistico sul modello di Civitavecchia. Attualmente solo nella stagione estiva attraccano traghetti passeggeri che collegano Fiumicino con la Sardegna, in particolare con Golfo Aranci e Arbatax.
Amministrazione comunale
Sindaco: Mario Canapini (centrodestra) dal 28/04/2008 (2º mandato)
Centralino del comune: 06 65210244 - 06 65210245
Posta elettronica:
Cap
00054 o 00050 (Fiumicino paese, Focene, Isola Sacra, Parco Leonardo), 00050 (Aranova, Fiumicino aeroporto, Fregene, Palidoro, Passoscuro, Testa di Lepre di Sopra, Torrimpietra), 00057 (Castel di Guido, Maccarese, Malagrotta, Pantano di Grano)
Storia recente
La mattina del 27 dicembre 1985, l'aeroporto di Roma-Fiumicino è colpito da un attacco terroristico: le vittime sono 13.