CITTÀ DEL VATICANO – Papa Giovanni Paolo II (1920-2005), al secolo Karol Wojtyla, sarà beatificato in Vaticano, il primo maggio 2011, II domenica di Pasqua e domenica della Divina Misericordia.
Iniziati i lavori nella basilica di San Pietro per la realizzazione di una tomba.
L'annuncio della beatificazione di papa Wojtyla è stato dato con la promulgazione del decreto che attribuisce un miracolo all'intercessione di Giovanni Paolo II. Il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha quindi annunciato che il rito di beatificazione avverrà il primo maggio, II domenica di Pasqua, della Divina misericordia, e sarà presieduto dal Papa. Benedetto XVI dunque ha apposto la sua firma sul fascicolo della beatificazione di Giovanni Paolo II ricevuto dal prefetto della congregazione per le Cause dei Santi il card. Angelo Amato.
I TEMPI - La beatificazione di Karol Wojtyla-Giovanni Paolo II avverrà dopo sei anni dalla morte, il 2 aprile del 2005. Benedetto XVI infatti ha derogato alle norme canoniche che prevedono si aspettino cinque anni dalla morte per aprire il processo canonico per la beatificazione. Il 13 maggio 2005, a poche settimane dalla sua elezione, invece, papa Ratzinger, nella cattedrale di San Giovanni, davanti al clero romano, annunciò in latino la propria decisione di consentire l'apertura immediata della causa canonica per Giovanni Paolo II. Era stato proprio il papa polacco a derogare per la prima volta a questa norma, consentendo l'immediato avvio del processo canonico per madre Teresa di Calcutta, morta nel 1997 e beatificata nel 2003. La conclusione nel 2011 del processo di beatificazione per Wojtyla indica che si è lavorato molto, esaminando una mole immensa di documenti e ascoltando tantissimi testimoni, per analizzare un pontificato di quasi 27 anni e l'intera vita di un personaggio che ha segnato la storia ecclesiale e non solo del Novecento.
Il processo di beatificazione Sarà il Papa in persona a presiedere, il prossimo primo maggio, la beatificazione di Karol Wojtyla. La conclusione nel 2011 del processo di beatificazione per Wojtyla indica che si è lavorato molto, esaminando una mole immensa di documenti e ascoltando tantissimi testimoni, per analizzare un pontificato di quasi 27 anni e l’intera vita di un personaggio che ha segnato la storia ecclesiale e non solo del Novecento.
Il corpo non sarà esumato "La bara di Giovanni Paolo II sarà traslata dalle Grotte Vaticane alla superiore Basilica di San Pietro senza esumazione, cioé chiusa: “non ci sarà esumazione", ha annunciato padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, nella conferenza stampa sulla beatificazione di papa Woityla. Il corpo di Giovanni Paolo II "non sarà esposto, si troverà in un vano chiuso da una semplice lapide di marmo con la scritta: Beatus Ioannes Paulus II".
LA TOMBA - Nella basilica di San Pietro sono già iniziati i lavori per la realizzazione di una tomba che, incastonata in uno degli altari, ospiterà il corpo del papa polacco una volta diventato beato. Dopo diverse ipotesi che sotto la forma di progetti sono passate per la scrivania dell'arciprete della basilica, il cardinale Angelo Comastri, Papa Ratzinger ha approvato quello che vedrà le spoglie di Wojtyla traslate dalle Grotte Vaticane, dove si trovano ora, alla cappella di San Sebastiano collocata alla destra della navata centrale tra la Pietà di Michelangelo e la Cappella del Santissimo Sacramento. Al momento, la cappella, oltre alle statue di Pio XI e Pio XII poste ciascuna a un lato, ospita il monumento del beato Innocenzo XI per le quali comunque l'ufficio tecnico della Fabbrica di San Pietro ha già individuato una nuova collocazione presso l'altare della Trasfigurazione di Cristo. Lo spazio sottostante al mosaico di San Sebastiano, da cui hanno preso avvio i lavori con un' opera di ripulitura, sarà dunque occupato dalla salma di Giovanni Paolo II, dopo la cerimonia di beatificazione.
DUE PROGETTI - La notizia della traslazione della salma di Wojtyla una volta concluso il processo di beatificazione era stata confermata dal cardinale Comastri nel febbraio scorso. Allora però l'arciprete della basilica vaticana era ancora incerto sulla collocazione precisa della tomba solenne. Ora appare chiaro che il progetto di collocarla dal lato della Porta della Preghiera vicino l'ingresso di Santa Marta, soluzione che avrebbe agevolato il notevole afflusso di pellegrini atteso sulla tomba del papa polacco, è tramontato a favore di una che colloca il monumento più centralmente nella basilica ma sempre a una distanza relativamente ridotta dall'ingresso principale per favorire il via vai del popolo del «Santo subito» che, già in fermento per l'avvicinarsi della beatificazione, prevedibilmente affollerà la cappella copioso. Per quanto riguarda più nello specifico la realizzazione della tomba, due sono i progetti al vaglio. Si tratterà o di un monumento in pietra, senza esposizione del corpo, o una teca in cui la salma sarà esposta con il volto ricoperto da una leggera maschera di protezione, realizzata in cera per ricalcare in maniera fedele i lineamenti di Giovanni Paolo II, come già avvenne per Giovanni XXIII. (fonte: Ansa)